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Pro-cycling territory
Il contributo del ciclismo professionistico agli studi urbani e territoriali

Paolo Bozzuto, con testi di Andrea Di Franco, Arcangelo Farris, Marco Pinotti

Published by FrancoAngeli, Milano | Copertina morbida, 15.5 x 23 cm,
203 pagine con immagini, 2016 | ISBN 978889174267

Nel corso degli ultimi anni, la bicicletta e i molteplici fenomeni urbani e territoriali legati al suo uso, come mezzo per la mobilità quotidiana e come prodotto di design, sono divenuti oggetto di una rinnovata attenzione da parte di una pluralità di settori disciplinari del mondo universitario, in Italia, in Europa e negli Stati Uniti. Ciò è accaduto e continua ad accadere in virtù della concomitanza di fattori diversi: gli investimenti istituzionali in progetti e politiche per la mobilità sostenibile; la crescente e diffusa sensibilità dei cittadini verso i temi ambientali e i temi del benessere fisico; il radicamento di nuove domande di abitabilità degli spazi urbani; l'affermazione di molteplici forme partecipative di cycling advocacy espresse dalla società civile; il palesarsi di nuove opportunità di sviluppo locale attraverso la costruzione di 'eventi' e progetti legati al cicloturismo e, più in generale, al turismo 'lento' e sostenibile.


I percorsi seguiti in Lombardia da ciclisti e ciclomotori, pagina 155.

Bozzuto, introducendo il volume, scrive: "La bicicletta contribuisce a modificare la forma e la struttura delle città, ma anche le relazioni tra spazio urbano e spazio rurale, perché consente lo svolgimento ordinario di pratiche prima impossibili ai più: il pendolarismo lavorativo, il turismo, l’attività fisica mirata al loisir e al benessere fisico. La bicicletta sovverte il connotato sociale della mobilità, rompendo il rapporto univoco tra disponibilità di ingenti risorse economiche e facoltà di compiere significativi spostamenti quotidiani; è pertanto ritenuta ‘sovversiva’ dalle forze conservatrici, ma ben presto otterrà univoci consensi, perché capace di incrementare le potenzialità logistiche del commercio, degli eserciti e delle forze dell’ordine.


La Rete delle Strade Storiche del Ciclismo in Lombardia (RSSCL), pagina 148.

Questo libro prova a indagare il contributo che il ciclismo professionistico e le sue corse possono offrire al campo disciplinare degli studi urbani e territoriali, come oggetto di indagine, come insieme complesso di pratiche d'uso, come patrimonio storico e culturale, ma anche come osservatorio peculiare attraverso cui leggere la città e i territori contemporanei, le loro dinamiche e trasformazioni. Il volume condensa i risultati di un'attività di ricerca che ha già lasciato un deposito in paper e articoli, pubblicati tra il 2013 e il 2015, e che ha portato alla costruzione di un progetto di ricerca denominato "Atlante storico del ciclismo in Lombardia", svolto presso il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano.
Un libro scritto per il mondo universitario, ma che riesce a rivolgersi anche ai tanti appassionati di ciclismo.


INDICE DEI CONTENUTI

Introduzione
Paolo Bozzuto

1. SULLA BICICLETTA, OGGI
Paolo Bozzuto
• La rivincita della bicicletta
• Molte biciclette, poca mobilità ciclistica
• La bicicletta: un archetipo moderno, una rivoluzione urbana
• Della rivoluzione e dei suoi limiti
• Ciò che conta è [anche] il ciclismo

2. THE VIEW FROM RACE: LE RAGIONI DISCIPLINARI DI UNO SGUARDO INDISCIPLINATO
Paolo Bozzuto
• Sulla distanza tra immaginario disciplinare e immaginario collettivo
• Afasia, specchi e nuove sfide
• Guardare il ciclismo per osservare il territorio
• La biblioteca delle immagini non viste
Extra moenia: rieducare lo sguardo attraverso il ciclismo

3. IL RACCONTO DEL CICLISMO IN TELEVISIONE:
UNA LETTURA SEMIOTICA
Arcangelo Farris
• Natura narrativa e mitica del ciclismo
• Due tappe, una lettura
• Dentro la corsa
• Il ruolo della regia televisiva
• Più informatori, più punti di vista
• Traguardo: il paesaggio nel racconto ciclistico

4. PRO-SPETTIVE:
IL TERRITORIO VISTO DAL CICLISTA PROFESSIONISTA
Marco Pinotti
• Lo sguardo del pro-rider
• Il ciclista come testimone delle trasformazioni territoriali
• Sulla mobilità ciclistica
• Il difficile rapporto tra ciclismo e città
• Il ciclismo come "esplorazione" del territorioù
• Il velodromo come palestra, per tutti
• In dirittura d'arrivo: un'ultima riflessione

5. LA LEGACY DEL CICLISMO COME "GRANDE EVENTO" DIFFUSO E SOSTENIBILE: IL CASO DELLA LOMBARDIA
Paolo Bozzuto
• Il grande ciclismo in Lombardia: un patrimonio storico attuale
• Geografie del grande ciclismo
• Velodromi storici e grandi salite: i "luoghi notevoli" della geografia del ciclismo
• La rete delle strade storiche del ciclismo in Lombardia (RSSCL)
• La "popolazione" della bicicletta da corsa
• Un progetto per la mobilità ciclistica attraverso la rete delle strade storiche del ciclismo in Lombardia

6. IL VELODROMO "MASPES-VIGORELLI" DI MILANO: UN PROCESSO DI RIATTIVAZIONE, UN POSSIBILE ESEMPIO
Andrea Di Franco
• Il Monumento in movimento
• Il concorso internazionale di progettazione per il "Maspes-Vigorelli"
• Il percorso verso un nuovo progetto condiviso
• Uno sguardo al futuro

7. MON FLAMME ROUGE: QUALCHE RIFLESSIONE CONCLUSIVA
Paolo Bozzuto

Riferimenti bibliografici
Ringraziamenti
Note biografiche dei contributori
Credits


ABOUT THE AUTHORS:

 Paolo Bozzuto, dottore di ricerca in urbanistica, insegna "Progettazione urbanistica dello spazio aperto" presso la Scuola di Architettura, Urbanistica, Ingegneria delle Costruzioni (AUIC) del Politecnico di Milano. Svolge la propria attività di ricerca presso il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani (DAStU) dello stesso ateneo milanese. E' coautore di una monografia sul ruolo della costruzione di scenari in campo urbanistico (Storie del futuro. Gli scenari nella progettazione del territorio, 2008) e ha pubblicato molteplici saggi, contributi e articoli in libri e riviste.

 Andrea di Franco, laureato in Architettura al Politecnico di Milano, ha conseguito il dottorato di ricerca in Progettazione architettonica e urbana. Professore associato di Composizione architettonica e urbana, insegna presso la Scuola AUIC del Politecnico di Milano. Ha pubblicato molteplici monografie e saggi sui temi del progetto di architettura e del progetto degli spazi aperti.

• Arcangelo Farris, laureato in Teoria e tecniche della comunicazione a Sassari, ha conseguito la Laurea Magistrale in Comunicazione e culture dei media presso l'Università degli studi di Torino, con una tesi di impianto semiotico sulla narrazione mediale del Giro d'Italia. Interessato ai linguaggi della comunicazine contemporanea, ha collaborato con alcune testate sportive (Sprint & Sport, Basketnet.net).

• Marco Pinotti, è laureato in Ingegneria gestionale presso l'Università degli Studi di Bergamo. Ciclista professionista dall'anno 1999 al 2013, ha vinto tappe al Giro d'Italia e indossato la Maglia Rosa; ha conquistato il quinto posto nella corsa a cronometro delle Olimpiadi di Londra 2012. Attualmente lavora come tecnico e allenatore per la squadra BMC Racing Team. Nell'anno 2012 ha pubblicato il volume Il mestiere del ciclista (Ediciclo editore), poi edito anche in lingua inglese con il titolo The Cycling Professor.  


 

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