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Planum Archive - Reading suggestions </br> Plural Public Space. Practices and populations in the contemporary city, Cover, by Cecilia Saibene ©

Plural Public Space.
Practices and Populations
in the Contemporary City

Cecilia Maria Saibene (edited by)

La città contemporanea ci appare spesso un insieme caotico in cui molteplici popolazioni urbane attraverso le pratiche lasciano segni nello spazio. Nella città contemporanea si rompono i nessi tradizionali tra spazio e società, diventano sempre più fluide le relazioni tra attrezzature urbane, luoghi e pratiche sociali. Ciò è perfettamente definito da Gabriele Pasqui come “disgiunzione dei nessi tradizionali tra luoghi, territorio, pratiche sociali e spazio politico”. In tale concetto, estremamente complesso e articolato, intervengono diversi concetti, quali quelli di identità e appartenenza,  globalizzazione e mondializzazione,  spazio politico, sovranità e territorio, smaterializzazione, città meticcia, mixité tra usi degli spazi e pratiche, frammentazione e pluralizzazione delle pratiche. A questa riflessione se ne accosta un’altra sull’erosione del termine welfare state e sulla sua possibile riapertura verso il concetto di “benessere collettivo”, prestando attenzione agli spazi pubblici più che ai contenitori privati. Una riflessione attenta, sulle concrete pratiche d’uso di chi abita le città e sugli spazi del welfare, consci di una diffusa condizione di ingiustizia degli spazi in cui viviamo, sempre più avversi ad ospitare le differenti popolazioni.

Questo percorso si configura, quindi, come una ricognizione e una selezione dei materiali presenti su Planum e di alcuni contributi originali che toccano i temi sopra descritti, osservando i cambiamenti della città contemporanea, attraverso la molteplicità delle popolazioni che la abitano e la pluralità delle pratiche che in essa si sviluppano, si consumano e si rinnovano, con un fuoco specifico sullo spazio pubblico. La struttura ricalca quasi fedelmente l’articolazione di Planum. Il documento: raccoglie ed elenca interamente i materiali selezionati, suddivisi in Magazines, Journals, Books, Event & News e New Materials. Ognuna di queste sezioni si sviluppa successivamente con maggiore dettaglio, avendo, inoltre, la possibilità di consultare direttamente i materiali proposti.

La sezione MAGAZINE raccoglie una serie di materiali eterogenei. Il contributo relativo alla IV Biennal Rotterdam 2001 e nello specifico il riferimento alla Parallel Session 4: Streetlife, new designs for public space e al Topic 4: Street Life New design for public spaces, intendono mostrare alcuni specifici progetti suggeriti relativi allo spazio pubblico contemporaneo, in una prospettiva, appunto, più progettuale. La selezione di alcuni contributi, facenti parte di Diary of a planner di Bernardo Secchi, si collocano in un quadro più generale di riflessione sui cambiamenti della città contemporanea, sulla sua realtà multietnica e sul concetto di welfare state. In tal senso va anche il contributo di Giovanni Attili "Other" cities: migrants and town planning, che più specificatamente si occupa della questione dei migranti. Infine “Public cities: an urban question, 
beyond a certain modernity” di Elena Marchigiani è un lavoro che si ricollega ad altri materiali che vedremo in seguito nella sezione Books.

La sezione che si sviluppa maggiormente è quella dei JOURNALS. Dal 2011 al 1998 sono stati selezionati quattro numeri di Territorio che contengono alcuni articoli interessanti che si occupano in diversi modi dello spazio pubblico nella città contemporanea, come spazio ibrido, spazio conteso da molteplici pratiche e popolazioni temporanee. Ricorrono discorsi circa gli spazi pubblici tradizionali della strada e della stazione. Un apporto originale al tema trattato è rintracciabile nella rivista MilanoCittàAperta Journal of Urban Photography.
Il fuoco territoriale si sposta su Milano.
L’intenzione è quella di leggere gli aspetti della città contemporanea, in particolare dello spazio pubblico, trattati in questo percorso, osservandoli da vicino attraverso una lente diversa, la fotografia. Essa permette di cogliere dettagli indescrivibili attraverso le parole.
 A tal scopo sono stati selezionati tre numeri e un particolare servizio di un altro numero che rispecchiano i temi trattati. Si rimanda alla sezione specifica per ulteriori dettagli. Attraverso una ricerca nello spazio di Planum dedicato alla rivista Urbanistica, limitatamente ai numeri pubblicati negli ultimi anni, si segnala il numero 139/2009, la sezione Profiles and Practices: 
Lo spazio del welfare in Europa (The space of welfare in Europe), in particolare. Essa, si inserisce nel filone introduttivo circa il rapporto tra welfare e città ed è un saggio che verrà ricompreso nel testo suggerito “Spazi del welfare. Esperienze, luoghi, pratiche”.

Per la sezione BOOKS sono stati scelti dei testi, il cui fuoco non è esclusivamente lo spazio pubblico. L’interesse è centrato sulle popolazioni e sulle pratiche nello spazio della città. Nel 2011 Planum presenta: “Città pubbliche. Linee guida per la riqualificazione urbana”, testo a cui si riferisce il lavoro di Elena Marchigiani, citato sopra. Il volume restituisce gli esiti del programma dl ricerca nazionale La "città pubblica" come laboratorio di progettualità. La produzione di linee guida per la riqualificazione sostenibile delle periferie urbane, finanziato nel 2005 dal Ministero dell'Università e della Ricerca. Si tratta di un testo che attraverso esperienze e progetti osserva i quartieri di edilizia sociale proponendo progetti e politiche di riqualificazione spaziale e sociale. Nel 2008 Planum presenta due testi: “Città, popolazioni e politiche”, un libro complesso che indaga i cambiamenti della città contemporanea attraverso le  popolazioni urbane e le pratiche, e “I territori della citta' in trasformazione. Tattiche e percorsi di ricerca”, che osserva il modificarsi dei territori contemporanei attraverso emergenti pratiche sociali. Il numero 1/2007 di Contesti. Città, territori, progetti “Luoghi contesi: la riconquista dello spazio pubblico”, è il testo che si concentra maggiormente sullo spazio pubblico, quale luogo conteso da popolazioni e pratiche diverse. Gli ultimi due testi “La città eventuale. Pratiche sociali e spazio urbano dell'immigrazione a Roma” e “Metamorfosi urbane. I luoghi dell'immigrazione”, presentati da Planum rispettivamente nel 2005 e nel 2003, osservano le trasformazioni dello spazio in riferimento alle popolazioni immigrate, con affondi sull’uso plurale dello spazio pubblico urbano, in alcune specifiche realtà italiane.

La sezione EVENTS & NEWS è stata suddivisa in due categorie: Welfare and the contemporary city raccoglie gli eventi a carattere più generale, riguardanti alcune caratteristiche emergenti della città contemporanea legate all'immigrazione e al nuovo welfare; People and space, invece, contiene gli eventi più propriamente legati agli spazi pubblici, alla loro progettazione, alle popolazioni che li vivono e al senso che essi assumono nella città contemporanea.

Infine si suggeriscono, nella sezione NEW MATERIALS, quattro nuovi testi ai lettori di Planum. Sono testi molto diversi. “Spazi del welfare. Esperienze, luoghi, pratiche” cerca di mettere in tensione, verificandone l’attuale operatività, il termine welfare state, definendo il concetto di “spazio del welfare” applicato allo spazio urbano della città contemporanea e osservando i modi in cui l’articolazione spaziale della città contribuisce o meno al benessere dei suoi abitanti. “Public Space: \Cultural/Political Theory; \Street Photography” è un testo specificatamente sullo spazio pubblico che pone delle domande importanti e fondamentali (a chi appartiene, a chi lo usa, e come?) sulla natura e sul significato attuale di questo in un momento in cui sembra essere sotto pressione. Si concentra anche sulla rappresentazione dello spazio pubblico nella teoria politica e nel mondo delle immagini. Anche “Spazi pubblici. Visioni multiple per spazi complessi” si sofferma sulla molteplicità delle forme e sulla complessità dei significati assunta dallo spazio pubblico attraverso casi studio. Attraverso studi di caso internazionali l’ultimo testo suggerito “Insurgent Public Space: Guerrilla Urbanism and the Remaking of Contemporary Cities” osserva come nelle città di tutto il mondo le popolazioni, attraverso le pratiche, creano siti urbani di aggregazione informale e spazi temporanei non tradizionali.


Il percorso di lettura è completato con alcune fotografie scattate in occasione del Fuorisalone 2012. La cover e alcune delle fotografie rappresentano la rivitalizzazione di piazza Einstein, una ex strada usata come parcheggio rimessa a nuovo grazie all’associazione NIL28, in cui la popolazione del quartiere tra viale Umbria e viale Molise è coinvolta da eventi collettivi. Altre foto sono di Cascina Cuccagna, uno degli esempi più riusciti di rigenerazione sociale di un importante edificio della città, in occasione di “[im] possible living. The process”, in cui vi sono stati dibattiti e installazioni incentrate sul recupero di edifici abbandonati e rivitalizzazione temporanea di spazi che diventano pubblici.

Cecilia Maria Saibene
Planum.The Journal of Urbanism
Email: planum.staff@gmail.com


 

Plural Public Space, by Cecilia Saibene © Plural Public Space, by Cecilia Saibene © Plural Public Space, by Cecilia Saibene © Plural Public Space, by Cecilia Saibene © Plural Public Space, by Cecilia Saibene © Plural Public Space, by Cecilia Saibene © Plural Public Space, by Cecilia Saibene © Plural Public Space, by Cecilia Saibene © Plural Public Space, by Cecilia Saibene © Plural Public Space, by Cecilia Saibene © Plural Public Space, by Cecilia Saibene © Plural Public Space, by Cecilia Saibene © Plural Public Space, by Cecilia Saibene © Plural Public Space, by Cecilia Saibene ©