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ITALIA 1945-2045
URBANISTICA PRIMA E DOPO Radici, condizioni, prospettive
Stefano Munarin e Luca Velo (edited by)
La XVIII Conferenza Siu ha lavorato su un racconto possibile dell’Italia al futuro, alimentando il confronto e un intenso scambio di idee intorno alla prospettiva di un’urbanistica come apprendimento progressivo e reciproco, come collegamento reticolare di esperienze; un confronto non limitato a sostenere l’avanzamento dei saperi, ma rivolto verso un esito altrettanto importante che riguarda la coesione della nostra comunità scientifica, come comunità di interesse oltre che di pratiche.
Interesse per un sapere disciplinare come intreccio e dialogo tra idee e competenze, come «progetto di tutti i progetti», come esperienza riflessiva che, attraverso forme di scambio e di conoscenza reciproca, sia in grado di rafforzare il ruolo sociale dell’urbanistica e la sua capacità di trattare la complessità del territorio contemporaneo. Come affermava Secchi «recuperare un rapporto con il territorio» e ridefinire un ruolo dell’urbanistica nel discorso pubblico sulla città, significa mettere in evidenza che ogni ricerca – come ogni agire politico – contiene un progetto e da un progetto è guidata. [...]
In questo momento è urgente una riflessione profonda e accurata sull’italia contemporanea nel rapporto tra spazio e società, sulle sue trasformazioni, sui modi in cui i territori mutano, attraversano i problemi e offrono potenzialità di sviluppo.
Una riflessione in profonda relazione con la storia, rivolta a leggere il passato per costruire il futuro. [...]
Nel maggio 2013, scendendo con Bernardo Secchi e Paola Viganò per lo scalone monumentale dell’Ateneo Federiciano, dove si era appena conclusa la Conferenza Siu di Napoli, Bernardo – apprezzando la vitalità e la partecipazione che aveva visto in quelle intense giornate di confronto e di studio – mi disse che avrebbe avuto piacere di occuparsi di una futura edizione della conferenza.
Mi impegnai in quel momento perché ciò potesse accadere. Ovviamente non avrei immaginato che nella Conferenza allo Iuav del 2015, piuttosto che dialogare con Bernardo Secchi, avremmo dovuto ricordarlo.
Oggi è possibile evocare la sua presenza cogliendo i modi in cui le ricerche e le dense riflessioni dell’urbanistica di cui parliamo mostrano di aver metabolizzato il suo grande insegnamento, lavorando nel solco di un profondo cambio di paradigma che egli ha prodotto con la sua ricerca attraverso i saperi della città.
Questo forse è il modo più autentico di ricordare Bernardo Secchi, a cui è dedicato il presente volume.
(Da "Raccontare l’italia per cambiare l’urbanistica" di Michelangelo Russo)
Il nostro paese sta attraversando un profondo e prolungato periodo di crisi e contemporaneamente numerose e differenti iniziative stanno riflettendo sulle sue condizioni e sulle trasformazioni che lo stanno cambiando profondamente. Negli anni recenti da più parti è emersa la necessità di tornare a esaminare a fondo le condizioni territoriali, socio-economiche e culturali entro cui ci troviamo, cercando di comprendere cosa sta succedendo e di mettere a punto idee, immagini, progetti e politiche per un diverso futuro. [...]
Questo libro, raccoglie i contributi presentati alla XVIII Conferenza nazionale della Società italiana degli urbanisti (Siu) da studiosi provenienti da diverse discipline. Conferenza che è tornata a osservare i fenomeni urbani e territoriali italiani, intendendo la crisi non solo come fase di declino economico ma come transizione che segnala l’emergere di nuove questioni; non come un periodo circoscritto che si tratta di «superare», ma come processo che comporta l’allentarsi di precedenti condizioni e la necessità di nuove strategie conoscitive, diversi paradigmi interpretativi e operativi.
La XVIII Conferenza nazionale della Siu, quindi, come questo volume cerca di testimoniare, ha inteso essere una riflessione collettiva intorno alle condizioni e prospettive del paese che, dopo le grandi trasformazioni vissute nella seconda metà del Novecento, sta ora attraversando una profonda fase di cambiamento e rielaborazione. Fase che può e deve aprire verso nuove e diverse prospettive di intervento e di governo del territorio.
Il titolo della conferenza Italia ’45-’45. Radici, condizioni, prospettive intendeva fare riferimento proprio alla necessità di riflettere con quanta più chiarezza possibile sul presente, sulle attuali condizioni del territorio e delle città italiane sullo sfondo, però, dei processi che le hanno determinate e, al contempo, in una prospettiva che superi l’emergenza, il qui e ora. Ciò significa dunque riconoscere la necessità di immaginare scenari, costruire visioni, piani, progetti e politiche territoriali lavorando «al futuro»[...].
In tale prospettiva, la Conferenza della Siu 2015 si è proposta anche come incontro non formale ma sostanziale con altri campi del sapere, come trading zone, ambito di confluenza e di scambio di idee, [...]. La conferenza non doveva essere concepita tanto e solo come un incontro di urbanisti, ma come un confronto utile per gli urbanisti. [...]
Questo volume quindi, prima di tutto, cerca di riconoscere e raccontare le «Italie» che abbiamo di fronte e che si sono dipanate dal 1945 a oggi, delle immagini e idee di Iitalie» che si contenderanno il futuro. [...]
Occorre altresì rendersi conto che insieme al paese stiamo cambiando (dobbiamo cambiare) anche noi, perché le profonde trasformazioni del sistema sociale, economico e territoriale ci impongono di ri-costruire l’urbanistica. I nuovi temi e problemi che ci troviamo ad affrontare, dal cambiamento climatico alle nuove forme di ingiustizia spaziale e polarizzazione sociale, dalla crisi della rappresentanza al crescente peso della mobilità nel dibattito sulla città, sono infatti anche spie, indizi del nuovo, intrigante ma anche difficile periodo di dialogo e «contesa» con altri saperi.
( Da "Le ipotesi, la conferenza, il libro" di Stefano Munarin)
CONTENTS
• Raccontare l’italia per cambiare l’urbanistica
Presentazione di Michelangelo Russo
• Le ipotesi, la conferenza, il libro
Introduzione di Stefano Munarin
PARTE PRIMA | Fenomeni, immagini, rappresentazioni del paese
I. La responsabilità di produrre rappresentazioni dell’italia contemporanea
Maria Chiara Tosi
II. La diversità come rappresentazione del paese
Fabrizio Barca
III. Uno scenario globale di bioregioni urbane autosostenibili: progettate, costruite e gestite socialmente
Alberto Magnaghi
IV. Urbanistica 2045. Condizioni e processi tendenziali di cui dovremo tenere conto
Arturo Lanzani
V. Per trovare un passaggio dal territorio infelice alla felicità del territorio
Massimo Quaini
PARTE SECONDA | Città metropolitana: attualità e prospettive
I. Città metropolitana: attori, competenze, istituzioni
Giovanni Laino
II. La città metropolitana come invenzione e come strumento
Luciano Vettoretto
III. Una istituzione di governo territoriale da costruire
Angela Barbanente
IV. Come possono funzionare e a cosa servono le città metropolitane
Paolo Testa
PARTE TERZA | Un nuovo paradigma?
I. La democratizzazione come paradigma
Giulio Ernesti
II. Abitare e sofferenza urbana. il «paradigma delle emergenze»
Virginio Colmegna
III. Lo spazio urbano come commons e il problema della proprietà
Maria Rosaria Marella
IV. Empowerment attraverso la valutazione partecipata
Fabrizio Panozzo
V. Cambio di paradigma
Mosè Ricci
VI. Paradigma prima incerto, ora nuovo?
Patrizia Gabellini
PARTE QUARTA | Progetto
I. Della possibilità di un progetto
Paola Viganò
II. Variazioni di progetto. Nuovi materiali per un’idea di sviluppo
Michelangelo Russo
III. Punti di flesso. tre cautele, verso il 2045
Cristina Bianchetti
IV. L’urbanistica oltre la sostenibilità
Carlo Gasparrini
V. Progetto urbanistico e italia al futuro
Gabriele Pasqui
PARTE QUINTA | Geografie dell'urbano: tra nuove popolazioni e nuovi cicli di vita
I. Oltre la post-metropoli: una ricerca sui processi di urbanizzazione regionale in italia
Giancarlo Paba
II. L’immigrazione nei piccoli comuni, in tempo di crisi
Marcello Balbo
III. Le prospettive del ri-ciclo nell’italia prossima ventura
Renato Bocchi
PARTE SESTA | Sull'insegnamento dell'Urbanistica/Pianificazione
I. Prospettive per l’insegnamento dell’urbanistica negli atenei italiani
Laura Fregolent
II. Reimmaginare l’urbanistica, rimodellare la formazione
Maurizio Carta
III. L’insegnamento della tecnica e pianificazione urbanistica nelle scuole di ingegneria: problemi e prospettive
Paolo La Greca
PARTE SETTIMA | Gli atelier
I. Territori dell’economia
Stefano Munarin e Maurizio Carta
II. Spazi dell’agricoltura tra produzione e riproduzione
Viviana Ferrario e Mauro Francini
III. Un territorio sempre più a rischio
Matteo di Venosa e Francesco Musco
IV. Miseria e ricchezza
Daniela De Leo e Giovanna Marconi
V. trama pubblica e giustizia spaziale
Francesco Chiodelli, Giovanni Marinelli, Cristina Renzoni
VI. La casa e l’abitare
Laura Fregolent e Giovanni Laino
VII. L’italia tra palinsesto e patrimonio
Nicola Martinelli e Francesco Gastaldi
VIII. Acqua, mobilità, energia. Nuove frontiere della ricerca in urbanistica
Lorenzo Fabian e Michelangelo Savino
IX. Città, beni collettivi e protagonismo sociale
Ruben Baiocco e Paola Savoldi
PARTE OTTAVA | Nove tesi dagli atelier
I. Dismissioni intrattabili
Michele Cerruti But
II. Pianificare i territori dell’eccellenza: la filiera vitivinicola nell’agenda urbana italiana
Valeria Lingua
III. Prospettive territoriali della città a bassa densità insediativa
Giovanni Maria Biddau
IV. Dimensione spaziale del processo di produzione agricola: geografie della diseguaglianza
Marika Miano
V. il cervello in città: cosa possiamo imparare dalle scienze cognitive?
Paolo Papale
VI. Le politiche abitative a Bergamo: social mix o inclusione selettiva?
Emanuele Belotti
VII. Progetto e paesaggio culturale
Stefano Farina
VIII. Verso un’immagine di riciclo della città diffusa veneta
Luca Velo
IX. Finanziarizzazione, rendita e partecipazione. tre problemi per una prospettiva critica sull’urbano
• Marco Baravalle Oltre la conferenza. Un intreccio di incontri, confronti e riflessioni
Laura Fregolent e Stefano Munarin
• Bibliografia
• Gli autori
ABOUT THE EDITORS:
Stefano Munarin è professore di Urbanistica all’Università iuav di Venezia.
Luca Velo svolge attività didattica e di ricerca in Urbanistica all’Università iuav di Venezia.
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