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Planum Magazine. Movies, Una ciudad en transformación (2004) Production house: Clara films | on Planum I (2007)

Una ciudad en transformación - 2002

Una ciudad en transformacion. Front Litoral Besos

Ines Tolic

Rispetto a Barcelona ara com mai (1994), Barcelona des de l'aire, barri a barri (1996) e Barcelona de riu a riu (1998), questo filmato introduce come variabile importante le interviste ai cittadini. Nonostante le immagini lascino supporre che i "cittadini" intervistati siano in realtà degli attori, l'effetto del filmato è leggermente differente rispetto agli altri che in questa sede sono stati presentati. Volutamente l'intento didattico è stato messo in secondo piano con il fine di favorire un più diretto coinvolgimento da parte dell'osservatore.
 

 

Una ciudad en transformación
2002
 

Produttore: Ayuntament de Barcelona 
Casa di produzione: Clara films
Direzione e realizzazione: Isadora Puiggené
Supervisione: Marta Pahissa 
Sceneggiatura: Dolores Martorell 
Musica: Ramón Martínez, José M. Rodríguez 
Grafica: Juanra Canosa

Detail Sheet by Ines Tolic

 


Con l'utilizzo di questo meccanismo viene sancito un importante cambiamento del comportamento della pubblica amministrazione nei confronti dei cittadini, primi destinatari dei cambiamenti che hanno avuto luogo a Barcellona in occasione delle Olimpiadi del 1992 e del Forum Universal de las Culturas del 2004. L'atteggiamento scolastico-didattico che si riscontra negli altri tre filmati era dettato probabilmente dalla necessità di spiegare le trasformazioni in atto cercandone una motivazione a partire da esempi storici. Evidentemente, la preoccupazione dell'amministrazione pubblica per la reazione dei cittadini di fronte alla grandezza dei cambiamenti e per il temporaneo disagio che da essi scaturiva ha reso necessario muoversi in maniera cauta, creando una tradizione del cambiamento tramite l'utilizzo del mezzo cinematografico. Il filmato qui proposto, dunque, risulta probabilmente essere il prodotto di una nuova politica amministrativa che non ha bisogno di giustificazioni storiche per i cambiamenti urbanistici che promuove, ma che, dopo il consenso ricevuto a seguito dei lavori fatti, continua a coinvolgere i cittadini offrendo allo spettatore una piacevole illusione di partecipazione attiva. 

Il filmato è stato realizzato tramite il montaggio di sequenze in gran parte già proposte nei filmati degli anni precedenti. Dichiaratamente infatti, tramite l'inserimento di un film nel film, allo spettatore viene mostrato un altro filmato realizzato in occasione della Mostra del progetto della sede che avrebbe ospitato due anni dopo il Forum Universal de las Culturas del 2004, invitando così alla partecipazione ai processi innescati con i progetti in corso di realizzazione e quelli previsti per il futuro. Si nota che in questo filmato, a differenza degli altri tre, un ulteriore accento è stato messo sulla questione della sostenibilità. Qualsiasi esteso intervento urbano, come quelli che hanno interessato Barcellona a partire dall'inizio degli anni '90, desta necessariamente questioni legate alla tutela del patrimonio naturale. Pur potenziando le attrezzature e l'infrastrutturazione del fronte della città sul mare, la preservazione dell'equilibrio fra terra e mare viene fortemente sottolineata dal l'impiego, in quella zona, di fonti di energia rinnovabile.

Le riprese, come già si è avuto modo di accennare, non presentano novità di contenuti. Si nota tuttavia che con la suddivisione dello schermo in due sezioni è possibile nel corso del filmato far contemporaneamente vedere all'osservatore sia le zone che sono oggetto della trasformazione, sia gli interventi puntuali che sono in fase di realizzazione in quelle zone. Inoltre una delle due parti nelle quali è suddiviso lo schermo spesso ospita immagini di persone che svolgono le proprie attività legate a settori, quali l'università per esempio, che suggeriscono un futuro incremento degli interessi che in quella zona andranno a convergere. Anche tramite questo meccanismo, come con le interviste alle quali si è già accennato, viene potenziato il senso di coinvolgimento dell'osservatore ai cambiamenti in corso, ma sembra altresì di cogliere un velato (?) ammiccamento ad eventuali futuri investitori.